domenica 15 ottobre 2023

Farinata di ceci facile veloce e Buona

 Prendere una ciotola.

Versare 250gr di farina di ceci.

Aggiungere 700cc di acqua.

Mescolare con un frustino fino ad ottenere un impasto molto liquido ed omogeneo.

Fare riposare, coperto con pellicola, per almeno 5 ore.

Rimuovere la schiuma.

Aggiungere 10gr di sale e 40 di olio EVO.

Mescolare con il frustino.

Inumidire con olio d'oliva una teglia 30x40 e versare il contenuto.

Cuocere in forno a 250° ventilato per circa 10/12 minuti nel ripiano più basso

Fare raffreddare bene.

Buon appetito.

lunedì 12 aprile 2021

Budino pronto, no grazie!

I dolci mi piacciono un sacco e cerco sempre il modo per avere dei sapori che si adattino il più possibile ai miei gusti.

Ho deciso di farmi il budino senza l'utilizzo del preparato. Basta scatole e sprechi!!

La ricetta credo sia la più semplice in assoluto per fare un dolce.

Versare in una pentola 100 g di zucchero, 50 g di farina e 30 g di cacao amaro.

Con un frustino mescolare bene fino ad ottenere una polvere uniforme.

Versare 200 ml di latte (devo testare con il latte di riso e di soia).

Mescolare nuovamente il composto.

Versare ulteriori 300 ml di latte ed accendere il fuoco più piccolo del fornello.

Continuare a mescolare finché non comincia ad addensare ed eventualmente ridurre la fiamma.

Quando avrà raggiunto la giusta densità basta versare il Budino nei contenitori ed aspettare che si sia raffreddato.

Decisamente semplice e veloce.

Sicuramente più sano ed ecologico dei preparati.

😋😋😋

sabato 31 ottobre 2020

Il mio impasto per la pizza... non mi sporco, non sporco ed è BUONA!!

Ho preso spunto da alcune ricette che vogliono imitare il metodo Bonci.


Per iniziare ecco cosa serve:

1 ciotola grande per contenere l'impasto

1 forchetta (servirà per mescolare)

1 lecca-pentole

1 straccio

Teglia 40x30cm?

500gr di farina

200ml + 200ml di acqua

20ml olio EVO

10gr di sale (un cucchiaio scarso)

10gr di lievito fresco (per la veloce) o 3gr (per la 24h)


Ora si comincia ad unire...:

Mettere tutta la farina nella ciotola, sbriciolarci il lievito ed aggiungere 200ml ti acqua.

Mescolare grossolanamente.

Versare altri 200ml di acqua, l'olio d'oliva ed il sale.

Mescolare bene fino ad ottenere un impasto uniforme che sarà molto molle ed appiccicoso.

Coprire con lo straccio e lasciare riposare per 15/20 minuti.

La parte più importante.

Con il lecca-pentole bisogna far inglobare l'aria nell'impasto quindi cercare di far una sorta di piega a metà dell'impasto prendendo quello sotto e portandolo sopra per 2 o 3 volte.

Far riposare altri 15 minuti sempre coperto con lo straccio. 

Ripetere il procedimento per far inglobare l'aria per 3 volte.

Mettere in frigorifero per 10/12h l'impasto o 24h per la lievitazione lenta.

Trascorse queste ore si noterà che l'impasto avrà preso molto volume e creato delle bolle enormi!!

Toglierlo dal frigorifero e lasciarla riposare un'oretta.

Versare nella teglia unta d'olio l'impasto e con le mani bagnate (così non si appiccica) stendere l'impasto. È importante fare i forellini con i polpastrelli.


Per farla rossa si mette il sugo preparato prima mentre se la si vuole bianca si può mettere l'emulsione di acqua e olio.


Infornare a 250° nel ripiano più basso per circa 10 minuti.

Togliere la teglia.

Abbassare il forno a 230°.

Mettere l'eventuale altro condimento ed infornare per altri 10 minuti nel ripiano centrale.

Buon appetito a ME!

giovedì 12 ottobre 2017

Nutella®? No grazie, meglio la mia crema alle nocciole!


La Nutella® è una delle cose che più piace. È famosa in tutto il mondo.
Non mi è mai piaciuta molto l'originale quindi ho sempre preso altro ma ora basta.
Ho finalmente provato a farla da me e... non è niente male!
Questo è il primo esperimento e con il tempo non può far altro che migliorare.

Veniamo al dunque.
Le dosi daranno come risultato un barattolo di quelli della marmellata.
Mettere 4 cucchiai di zucchero di canna nel frullatore e polverizzare.
Aggiungere 3 cucchiai e mezzo di nocciole pelate (se non sono pelate viene un po' più amara) e frullare per qualche minuto fino ad ottenere una sorta di farina.
Aggiungere 100 gr cioccolato fondente in pezzettini piccolini poco alla volta e frullare.
In fine aggiungere 1/3 di bicchiere (80cc ca.) di latte parzialmente scremato o mandorle, magari vanno bene anche soia o riso... proverò.
Frullare il tutto.

Mettere la crema in un barattolo a bagnomaria e mescolare per circa 20 minuti.

Chiudere, far raffreddare e GUSTARE!!

Non so quanto tempo si può conservare ma credo di non arrivare neanche alla metà dei giorni prima della scadenza.

venerdì 23 giugno 2017

Ammorbidente? Meglio evitarlo!

Spesso parlando con le persone mi imbatto in discorsi che riguardano la situazione in cui si trova la terra per colpa nostra.
Purtroppo il consumismo e l'evoluzione ci ha portati ad aumentare l'uso di prodotti industriali, comodi senza ombra di dubbio, ma...
Realmente cosa mangio e con cosa entro in contatto?
No non lo so assolutamente!

Quindi, quando poi parlo con amici, parenti, conoscenti ecc..,  la domanda su cui si ricade è: cosa fai per aiutare e migliorare il pianeta?

Dal canto mio posso dire che qualcosa faccio, lo so non è molto ma cisto lavorando, e giorno dopo giorno cerco di dare il mio contributo.

Dopo questa sintetica introduzione vengo al dunque.

L'ammorbidente fa male. Partendo dalla sua produzione che essendo industriale comporta l'uso di plastica, poi c'è trasporto ma non solo. Ma soprattutto le sostanze chimiche in esso contenute.

Come ho fatto e faccio per questo mio piccolo contributo?
Semplice uso l'acido citrico.

La sua preparazione è molto semplice.
Ho tenuto da parte un contenitore dell'ammorbidente, sono anni che uso lo stesso quindi con la plastica ho ridotto parecchio, che uso per fare la mia pozione.
Gli ingredienti sono di facile reperibilità. Acqua demineralizzata (quella per il ferro da stiro), acido citrico e olio essenziale.
Metto 500 grammi di acido citrico (che è in cristalli e sembra il sale) nel contenitore e aggiungo circa 5 litri di acqua demineralizzata (la preferisco perché mi sembra diluirsi meglio) e poi agito fin quando l'acido non si è completamente disciolto.
La quantità che uso è la stessa che usavo per l'ammorbidente.
Preferisco aggiungere una decina di gocce di olio essenziale nella vaschetta prima di ogni lavaggio per dare una profumazione ma non è fondamentale.

Ho letto e ho provato anche l'aceto bianco al posto dell'ammorbidente ma mi trovo molto meglio con l'acido citrico.
L'aceto una volta che i panni vengono tolti dalla lavatrice non lascia nessun odore ed è anche ecologico.

Oltre al contributo che si da all'ambiente c'è anche un contributo per il portafoglio visto che costa tutto molto meno dell'ammorbidente.

domenica 18 giugno 2017

Sono guarito!

Oggi argomento particolare.
Se mai un giorno dovessi veramente perdere la memoria dovrei leggerlo con molta calma e serenità.

Bene, veniamo al dunque.
Si sono guarito.

Tutto iniziò quasi sei anni fa quando notai sensazioni strane all'interno del mio corpo. Dolori mai percepiti, bruciori strani, sensazione di compressione, ecc...
Non so come spiegarlo ma mi resi conto che qualcosa non andava.
Fortunatamente ero in cura da un medico molto competente che mi ascoltava.
Un giorno andai a trovarlo, per una normale visita di controllo, e gli spiegai le mie sensazioni. Fui talmente minuzioso nel spiegarmi che rimase un po' sorpreso dagli eccessivi dettagli.
Grazie alle precedenti esperienze sapeva che ciò che spiegavo non potevano essere cavolate. Avevo riconosciuto il lieve varicocele di tempo prima, confermato poi in fase di intervento perché dagli esami risultava inferiore e durante un intervento dissi nel dettaglio dove mi dava fastidio l'ago che bucava la pelle per mettere i punti.
Controllo e mi disse che sembrava tutto regolare, come in realtà anche risultava dai referti in mio possesso.
Mi prescrisse un ulteriore ecografia che ovviamente non evidenziò nulla di particolare se non una leggera ischemia.
Insistetti molto, gli dissi ripetutamente che volevo essere operato, ma lui non era molto convinto.
D'altronde togliere un testicolo (già proprio lì) ad un, all'epoca ragazzo di 30 anni, erra una cosa un tantino assurda vista l'assenza di riscontri dai referti.
Vista la mia insistenza e l'esito dell'ecografia mi fece parlare con il suo primario, anche lui era dello stesso parere del mio urologo, cioè che non era necessario intervenire.
Insistetti nuovamente e il mio medico mi spalleggiò e il primario acconsentì e così iniziò un'altra avventura.

Per la terza volta mi sono ritrovato sul lettino della sala operatoria per andare a sistemare la stessa zona.
Ricordo perfettamente che guardavo le microscopiche parti metalliche e il vetro presenti nella lampada sopra le mie parti basse nella speranza di intravedere qualcosa dell'intervento ma era praticamente inutile, solo in rari momenti riuscii a vedere del sangue e parti che non sapevo riconoscere.
Quando asportò il testicolo me lo fece vedere, lo premette e mi disse che non c'era nulla di strano.

Dopo circa due settimane andai per il controllo e per il referto istologico.
Arrivati lì (ero andato con la mia attuale moglie che era incinta di 8 mesi) ci fece accomodare per darci la notizia.
L'istologico aveva dato esito positivo. Si trattava di un tumore.
Mi sentii sollevato e pacato. Non so se è strano o giusto così. Avevo capito che qualcosa non andava e finalmente mi ero liberato di questo pensiero ma soprattutto del tumore, o quasi.
Altra mi fortuna fu insistere perché mi venisse impiantata una protesi nonostante l'intervento sarebbe stato più invasivo. Dissi chiaramente "non si sa mai, non credo, ma se dovessi sentirmi a disagio per la mancanza? A molte donne capita quando viene asportato il seno e la protesi aiuta!".
Anche questa una fortuna perché se non avessi scelto la protesi avrebbero dovuto sottopormi ad ulteriore intervento.

Ora mi toccava fare tutti i controlli come malato oncologico e anche la radioterapia.
Si trattava di una bella sfacchinata ogni volta che dovevo andare all'ospedale di Candiolo mi sparavo più di 50 km tra andata e ritorno.
La radioterapia è durata due settimane, preceduta e susseguita da molte visite ed esami.

Otto mesi fa sono passati 5 anni dall'intervento e dalla scoperta del tumore quindi, secondo le statistiche, le aspettative di vita sono equiparate ad una persona che non ha mai avuto un tumore visto che non ci sono state ricadute o complicazioni in questi anni.

Grazie amore mio per il supporto che mi hai dato.
Un grazie anche a te Andrea, senza la mia testardaggine e la tua comprensione e competenza chissà come sarei messo oggi.

Sono guarito!

giovedì 15 giugno 2017

Ma che buona è la Maionese?!

Già la Maionese è proprio buona!
Mi è capitato varie volte di dovermi preparare qualcosa tipo panini o insalate di riso dove la Maionese era "fondamentale".
Capita che mio figlio abbia voglia di salsa tonnata, non solo a lui.
Mia figlia adora la Maionese... anche troppo.
Come al solito ho cercato, cercato e cercato.

Uff... fare la Maionese è troppo difficile!

Devi fare piano piano altrimenti impazzisce.
Sembrava troppo un casino quando...Trovato!!
Ho trovato una ricetta per fare in modo di non dovermi complicare troppo la vita.
I passaggi e l'ordine sono fondamentali per la riuscita.

Quindi serve:
- Minipimer
- Barattolo alto (deve avere il diametro praticamente della stessa misura del minipimer, se troppo grande impazzisce) (h 15 cm e diametro 8 cm)
- 220/230 ml di olio di girasole da frigorifero
- 1 uovo da frigorifero
- 1 cucchiaino scarso di aceto o il succo di 1/2 limone
- 2 pizzichi di sale

È fondamentale che l'uovo e l'olio siano freddi da frigorifero.

Procedimento:
- mettere l'uovo nel barattolo, il tuorlo deve rimanere intero (il guscio ovviamente non serve 😅)
- aggiungere l'olio
- aggiungere l'aceto o il succo di limone
- mettere il sale

Ora che tutti gli ingredienti sono nel barattolo basta mettere il minipimer e fargli fare il lavoro... circa 6 / 7 secondi e il composto prende l'aspetto della Maionese, quindi ora si può delicatamente sollevare il frullatore in modo da amalgamare bene tutto. Una volta amalgamato basta completare con rapidi movimenti verticali per qualche secondo.

Finito.

Ci vuole veramente poco per avere una Maionese buona è fatta in casa.