sabato 4 ottobre 2014

FaceBook... capitolo chiuso

Venerdì 7 settembre 2007 alle ore 12.55 UTC+02 ebbe inizio la mia avventura con il social network più utilizzato al mondo. Ero stato invitato da una mia carissima amica, all'epoca era completamente diverso e non era interamente in italiano. Con il tempo ritrovai vecchi amici, parenti e conoscenti. È stato molto utile ma... come tutte le cose non poteva durare per sempre specialmente con una persona come me. Mercoledì 26 marzo 2014 alle ore 8.32 UTC+01 nella mia bacheca pubblicai il mio ultimo messaggio: AVVISO A TUTTI I MIEI AMICI E CONTATTI Ho deciso di cancellarmi da Facebook quindi a chi fosse interessato a mantenere i contatti con me consigli di copiarsi e-mail e numero di telefono che trovate nel mio profilo. PERCHÈ QUESTA DECISIONE: è da parecchio che ci penso, mi sento schiavo di questo stupido "gioco", Facebook. Non voglio passare la mia vita a comunicare virtualmente con chi conosco, è tanto bello farlo a voce e guardare negli occhi chi ti ascolta come è tanto bello sentire qualcuno che ti dice qualcosa, anche se può ferire. Facebook è diventato un posto dove chiunque può esprimersi, questo è bello solo che spesso prima di farlo non si pensa o lo si fa per il solo piacere di litigare. Se un giorno cambierà forse tornerò. Invito tutti a riflettere sull'uso dei social network e della loro reale utilità, non vi fate fregare. La tecnologia la trovo una bellissima cosa, mi affascina e ne voglio sempre di più ma credo che bisogna fare molta attenzione a non diventare schiavi di essa. Un abbraccio virtuale a tutti. PS: lascerò l'account attivo per qualche giorno, giusto il tempo di consentire a chi mi conosce di prendere i miei riferimenti del mondo reale. Martedì 1 aprile 2014 alle ore 12.49 UTC+02 si conclude la mia avventura con il libro delle facce.

domenica 14 settembre 2014

Un "latte" miracoloso per la dermatite atopica

Ho due bambini fantastici, Elisa e Dorian, che amo tantissimo. Cerco di fare sempre tutto ciò che mi è possibile per farli stare bene ma non è facile. Amo la Terra e le risorse che fornisce di conseguenza cerco di ricambiare il suo aiuto migliorando il mio stile di vita, è una cosa che sto facendo pian piano. Quando ho bisogno di un prodotto per curarmi o curare cerco prima se esistono rimedi naturali, come quasi sempre avviene trovo qualcosa che è più economico dei farmaci e meno dannoso. Dorian sin dai primi mesi di vita ha cominciato ad avere uno sfogo all'interno coscia. Inizialmente pensavamo fosse la classica dermatite da pannolino, quindi provammo con della semplice pasta all'ossido di zinco (presa alla COOP perché mette poche schifezze all'interno dei suoi prodotti). Sembrava funzionare ma il piccolo crescendo cominciava a grattarsi e... quelle unghiette malefiche che per quanto corte aprono la pelle!!! Purtroppo la nostra voglia di naturale ha causato anche qualche problema, si perché le creme idratanti che usavamo (della OMIA quindi senza parabeni e blablabla) non aiutavano il regredire della dermatite semplicemente perché non era dermatite da pannolino. Verso il sesto mese di vita ci dissero che si trattava di dermatite atopica e che avremmo dovuto mettergli pomate al cortisone e altre porcherie che forse avrebbero risolto il problema e che comunque non lo avrebbero fatto definitivamente. Io e mia moglie ci "consultammo" e ne venne fuori, in pochi secondi, che non eravamo d'accordo visto che vi erano praticamente solo dei contro. Continuammo la ricerca di rimedi alternativi valutando sempre più attentamente il comportamento del suo corpo nei minimi dettagli. Nell'estate del 2013 un evento particolare, il sudore gli causava arrossamento e peggiorava l'irritazione, mi fece accendere una lampadina quindi mi misi a navigare nella rete alla ricerca di qualcosa che potesse darmi una spiegazione. Non si può impedire ad un bambino di giocare all'aria aperta durante una bella giornata di sole! Ero preoccupato che si potesse trattare di allergia al sudore, cosa rarissima ma non impossibile. Fortunatamente non sembra essere quello anche se il sudore fa la sua brutta parte. Trovai un sito anzi un blog che fu di grande aiuto... http://esperienzediunatopico.blogspot.it/ Finalmente una "soluzione". Le virgolette purtroppo le devo lasciare perché non abbiamo proprio risolto ma almeno con questo latte siamo riusciti a ridurre il rossore e il prurito. A giorni probabilmente scopriremo cosa potrebbe causargli la dermatite dato che gli faranno il test allergologico. Sicuramente è allergico a qualcosa e capire cosa e quanto gli da allergia potrebbe aiutarmi a trovare una cura definitiva. Il latte miracoloso? Emulsione di acqua di calce e olio di oliva con aggiunta di ossido di zinco 3% e magnesio silicato (talco) 3%. Molto semplice. Usando l'acqua di calce non serve nessun emulsionante, l'olio idrata, l'ossido e lo zinco aiutano ad asciugare e mantenere la pelle morbida. NB: In caso la dermatite dovesse esplodere si può usare per qualche giorno, prima di andare a letto, l'ittiolo solfonato (puzza tantissimo).

mercoledì 3 settembre 2014

Migliorare il visus? Si può!

Premetto che non sono un medico quindi quanto segue è solo frutto della mia esperienza e/o di ciò che ho letto.

Nell'estate del 2010 ho letto anche altri libri oltre quello del post L'ultima sigaretta., la maggior parte riguardavano proprio i difetti visivi.
Ho iniziato con il libro del pioniere William Horatio Bates.
È stata una lettura molto interessante e ricca di informazioni anche medico-scientifico.
Il suo Metodo è fondamentalmente basato sul rilassamento.
Il palming consiste, in supersintesi, nel coprire gli occhi con i palmi delle mani senza fare entrare luce e cercare di rilassarsi e provare a visualizzare il nero. Non è molto semplice ma aiuta parecchio.
Anche dopo la prima sessione, che deve durare il più a lungo possibile (15 minuti minimo), si possono notare i miglioramenti che sfortunatamente si limitano a piccoli attimi di visione migliore.
Con il tempo anche il solo paming migliora i difetti dell'occhio come la miopia.
Se si vuole un processo di guarigione più rapido bisogna fare di più.
Un ottimo libro per vedere meglio è "Come sono guarito dalla miopia" di David De Angelis, un Italiano che ha inventato il power vision system, una sorta di metodo avanzato basato sempre su quello di Bates.
Ho provato anche il suo metodo, è molto più faticoso rispetto il precedente perché consiste nel fare esattamente l'opposto ma da risultati più "immediati", allenare l'occhio. Una sorta di palestra.

Portavo gli occhiali e mi sono operato al laser, purtroppo.
Si purtroppo perché avessi saputo prima che esistevano delle vere cure per il problema l'avrei almeno tentato.
L'intervento al laser non è una cura come non lo è usare gli occhiali.
Alla fine con il laser viene rimodellata la cornea (se ricordo bene) per dargli una forma che permette di raggiungere ove possibile i 10/10.
La cosa più brutta del laser è che crea a molte persone la "cecità" notturna.
Io sfortunatamente con il sinistro non ho recuperato tutto. In alcune condizioni di luce vedo male.

I famosi 10/10 in realtà, lo si capisce bene leggendo i vari libri, non sono altro che un sistema di misurazione errata.
Una semplice dimostrazione? Tutti conoscono almeno una persona che ha 11/10 o 12/10 o oltre.
Da quando ho letto il libro ho sempre rimpianto di aver fatto l'intervento.
Ora non vedo benissimo e vorrei fare gli esercizi per migliorare ma mi manca sempre la voglia.

Un breve riepilogo degli esercizi.
1. Palming (coprire gli occhi con i palmi delle mani, più se ne fa meglio è)
2. Rotazioni (sia ad occhi aperti che chiusi ruotare gli occhi senza muovere la testa creando dei cerchi più ampi possibili)
3. Le 8 posizioni (come sopra ma guardare e stazionare per qualche secondo su/giù/destra/sinistra/diagonali, si devono sentire i muscoli oculari tirare)
4. Fissare un punto (guardandosi allo specchio ruotare in modo circolare la testa sempre agli estremi ma senza mai nascondere gli occhi dietro il naso)

lunedì 1 settembre 2014

L'ultima sigaretta.

21.08.2010 h 01:30 ca. una data che non voglio dimenticare.
Fumavo ormai da anni solo tabacco, un pacco da 40 grammi mi durava 4 o 5 giorni al massimo.
Non l'avrei mai detto, come chiunque mi conosce che avrei mai potuto smettere di fumare. Eppure è così.
Qualche mese prima decisi di comprare alla mia fidanzata, attuale moglie, il libro "É facile smettere di fumare se sai come farlo", lo lesse e passo da quasi un pacchetto al giorno a 2 sigarette.
Pensai " cazzo qualcosa nel libro funziona! Leggerlo non può farmi male al massimo continuo a fumare".
In quel periodo facevo il turno di notte e per farmi passare prima le pause decisi di leggerlo, non avevo la minima intenzione di smettere, sia ben chiaro.
Il libro spiega poco delle conseguenze fisiche derivanti dal fumo ma punta molto sul far capire il perché si comincia a fumare e qual è il meccanismo.
La cosa più brutta del libro è la ripetitività, alcuni la definisco "lavaggio del cervello" ma sono persone che non l'hanno letto.
Ho cominciato a leggerlo e poche pagine prima di arrivare al capitolo dove si deve fumare l'ultima sigaretta, sin dall'inizio dice di continuare quindi non c'è da avere paura, decisi che era arrivato il momento di smettere.
Che sollievo e che schifo mi ha fatto quell'ultima.
Oggi sono 4 anni che non fumo.
Ci sono stati giorni, a distanza di mesi dall'ultima, dove sentivo un po' di voglia di fumare cosa che mi capita ancora ma molto raramente.
La cosa più brutta è quando sognavo di fumare, di aver buttato via anni di libertà ed essermi fatto fregare nuovamente, mi sentivo una merda.
Fortunatamente erano sogni.

La libertà è una cosa meravigliosa.

martedì 26 agosto 2014

Tutto iniziò con Linux

Era il lontano 2000 quando iniziai per la prima volta ad usare Linux (l'avevo incontrato qualche anno prima a casa di una mia amica). Mi trovavo a Bolzano a fare un corso per imparare ad usare il personal computer. La grafica era ancora molto spartana ma l'idea di usare qualcosa di diverso mi interessava moltissimo. Preso dall'entusiasmo di questo strano Pinguino decisi di installarlo sul mio primo Notebook che montava una delle peggiori versioni della Microsoft, Windows ME. La prima distribuzione che testai fu la Mandrake 7.2 equipaggiata con KDE 2. L'installazione fu molto semplice, intuitiva... Ecco che cominciarono i primi "problemi" di compatibilità hardware, mica sapevo che era un mondo completamente diverso. Mi sembrava assurdo che non funzionava internet (se la velocità scarsa di 56k che avevo all'epoca si poteva chiamare internet) si perché internet non andava, la colpa era proprio di quel modem 56k un winmodem. Non mi rassegnai così facilmente quindi decisi di cominciare a documentarmi e fu così che scaricati i sorgenti compilai il mio primo pacchetto RPM per il Pinguino. Finalmente avevo internet su Linux. Le cose non furono così semplici perché conoscevo il mondo dei PC, senza contare il commodore 64, dalla vecchia CPU 80286 20mhz con DOS e windows 3.1, quindi "semplici" file EXE. Qui tutto era diverso per installare un programma bastava aprire un'applicativo che conteneva la lista dei software presenti online, scegliere e dire di installare. Poi c'è ancora chi è convinto che è più facile windows, Mah! Fu una scoperta così affascinante che non riuscivo a smettere di provare, provare e riprovare... e fare danni che mi costringevano a riformattare il PC. Testai molte altre distribuzioni come Red Hat, Debian e PCLinuxOS per poi soffermarmi per un bel po' a Ubuntu, si l'ho usata per molto e devo ammettere che è stata la rivoluzione del mondo Linux. Tutto era più semplice e intuitivo rispetto a Mandrake eccezzion fatta per il Control Center. Mi piaceva perché era come Debian ma con molti più programmi disponibili e una comunità che tutt'ora è enorme a dir poco. Dopo qualche anno non mi bastava più Ubuntu, si è una droga lo ammetto, e sentivo il bisogno di qualcosa che andasse oltre la normale usabilità. Volevo il pieno controllo del mio PC così cominciai a cercare altro. Provai Solaris e le varie BSD, filosofia molto interessante ma ancora oggi non è sufficiente per l'uso che ne voglio fare io del PC. Quindi rimasi orientato a Linux, una distro molto interessante era Paldo Linux che oltre ad essere una Rolling release (cosa fantastica) è anche vicina di casa. Poi ho scoperto ArchLinux, che dire... WOW! Da quando ho Arch non formatto più con molta frequenza, anzi. Direi che ho trovato il Sistema Operativo che fa per me. Concludo dicendo a chi è interessato a cambiare che non è vero che linux è brutto o difficile da usare. Eccovene una PROVA. Io preferisco la variante con KDE (KUbuntu.) ma ne esistono altre.