Oggi argomento particolare.
Se mai un giorno dovessi veramente perdere la memoria dovrei leggerlo con molta calma e serenità.
Bene, veniamo al dunque.
Si sono guarito.
Tutto iniziò quasi sei anni fa quando notai sensazioni strane all'interno del mio corpo. Dolori mai percepiti, bruciori strani, sensazione di compressione, ecc...
Non so come spiegarlo ma mi resi conto che qualcosa non andava.
Fortunatamente ero in cura da un medico molto competente che mi ascoltava.
Un giorno andai a trovarlo, per una normale visita di controllo, e gli spiegai le mie sensazioni. Fui talmente minuzioso nel spiegarmi che rimase un po' sorpreso dagli eccessivi dettagli.
Grazie alle precedenti esperienze sapeva che ciò che spiegavo non potevano essere cavolate. Avevo riconosciuto il lieve varicocele di tempo prima, confermato poi in fase di intervento perché dagli esami risultava inferiore e durante un intervento dissi nel dettaglio dove mi dava fastidio l'ago che bucava la pelle per mettere i punti.
Controllo e mi disse che sembrava tutto regolare, come in realtà anche risultava dai referti in mio possesso.
Mi prescrisse un ulteriore ecografia che ovviamente non evidenziò nulla di particolare se non una leggera ischemia.
Insistetti molto, gli dissi ripetutamente che volevo essere operato, ma lui non era molto convinto.
D'altronde togliere un testicolo (già proprio lì) ad un, all'epoca ragazzo di 30 anni, erra una cosa un tantino assurda vista l'assenza di riscontri dai referti.
Vista la mia insistenza e l'esito dell'ecografia mi fece parlare con il suo primario, anche lui era dello stesso parere del mio urologo, cioè che non era necessario intervenire.
Insistetti nuovamente e il mio medico mi spalleggiò e il primario acconsentì e così iniziò un'altra avventura.
Per la terza volta mi sono ritrovato sul lettino della sala operatoria per andare a sistemare la stessa zona.
Ricordo perfettamente che guardavo le microscopiche parti metalliche e il vetro presenti nella lampada sopra le mie parti basse nella speranza di intravedere qualcosa dell'intervento ma era praticamente inutile, solo in rari momenti riuscii a vedere del sangue e parti che non sapevo riconoscere.
Quando asportò il testicolo me lo fece vedere, lo premette e mi disse che non c'era nulla di strano.
Dopo circa due settimane andai per il controllo e per il referto istologico.
Arrivati lì (ero andato con la mia attuale moglie che era incinta di 8 mesi) ci fece accomodare per darci la notizia.
L'istologico aveva dato esito positivo. Si trattava di un tumore.
Mi sentii sollevato e pacato. Non so se è strano o giusto così. Avevo capito che qualcosa non andava e finalmente mi ero liberato di questo pensiero ma soprattutto del tumore, o quasi.
Altra mi fortuna fu insistere perché mi venisse impiantata una protesi nonostante l'intervento sarebbe stato più invasivo. Dissi chiaramente "non si sa mai, non credo, ma se dovessi sentirmi a disagio per la mancanza? A molte donne capita quando viene asportato il seno e la protesi aiuta!".
Anche questa una fortuna perché se non avessi scelto la protesi avrebbero dovuto sottopormi ad ulteriore intervento.
Ora mi toccava fare tutti i controlli come malato oncologico e anche la radioterapia.
Si trattava di una bella sfacchinata ogni volta che dovevo andare all'ospedale di Candiolo mi sparavo più di 50 km tra andata e ritorno.
La radioterapia è durata due settimane, preceduta e susseguita da molte visite ed esami.
Otto mesi fa sono passati 5 anni dall'intervento e dalla scoperta del tumore quindi, secondo le statistiche, le aspettative di vita sono equiparate ad una persona che non ha mai avuto un tumore visto che non ci sono state ricadute o complicazioni in questi anni.
Grazie amore mio per il supporto che mi hai dato.
Un grazie anche a te Andrea, senza la mia testardaggine e la tua comprensione e competenza chissà come sarei messo oggi.
Sono guarito!
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