venerdì 23 giugno 2017

Ammorbidente? Meglio evitarlo!

Spesso parlando con le persone mi imbatto in discorsi che riguardano la situazione in cui si trova la terra per colpa nostra.
Purtroppo il consumismo e l'evoluzione ci ha portati ad aumentare l'uso di prodotti industriali, comodi senza ombra di dubbio, ma...
Realmente cosa mangio e con cosa entro in contatto?
No non lo so assolutamente!

Quindi, quando poi parlo con amici, parenti, conoscenti ecc..,  la domanda su cui si ricade è: cosa fai per aiutare e migliorare il pianeta?

Dal canto mio posso dire che qualcosa faccio, lo so non è molto ma cisto lavorando, e giorno dopo giorno cerco di dare il mio contributo.

Dopo questa sintetica introduzione vengo al dunque.

L'ammorbidente fa male. Partendo dalla sua produzione che essendo industriale comporta l'uso di plastica, poi c'è trasporto ma non solo. Ma soprattutto le sostanze chimiche in esso contenute.

Come ho fatto e faccio per questo mio piccolo contributo?
Semplice uso l'acido citrico.

La sua preparazione è molto semplice.
Ho tenuto da parte un contenitore dell'ammorbidente, sono anni che uso lo stesso quindi con la plastica ho ridotto parecchio, che uso per fare la mia pozione.
Gli ingredienti sono di facile reperibilità. Acqua demineralizzata (quella per il ferro da stiro), acido citrico e olio essenziale.
Metto 500 grammi di acido citrico (che è in cristalli e sembra il sale) nel contenitore e aggiungo circa 5 litri di acqua demineralizzata (la preferisco perché mi sembra diluirsi meglio) e poi agito fin quando l'acido non si è completamente disciolto.
La quantità che uso è la stessa che usavo per l'ammorbidente.
Preferisco aggiungere una decina di gocce di olio essenziale nella vaschetta prima di ogni lavaggio per dare una profumazione ma non è fondamentale.

Ho letto e ho provato anche l'aceto bianco al posto dell'ammorbidente ma mi trovo molto meglio con l'acido citrico.
L'aceto una volta che i panni vengono tolti dalla lavatrice non lascia nessun odore ed è anche ecologico.

Oltre al contributo che si da all'ambiente c'è anche un contributo per il portafoglio visto che costa tutto molto meno dell'ammorbidente.

domenica 18 giugno 2017

Sono guarito!

Oggi argomento particolare.
Se mai un giorno dovessi veramente perdere la memoria dovrei leggerlo con molta calma e serenità.

Bene, veniamo al dunque.
Si sono guarito.

Tutto iniziò quasi sei anni fa quando notai sensazioni strane all'interno del mio corpo. Dolori mai percepiti, bruciori strani, sensazione di compressione, ecc...
Non so come spiegarlo ma mi resi conto che qualcosa non andava.
Fortunatamente ero in cura da un medico molto competente che mi ascoltava.
Un giorno andai a trovarlo, per una normale visita di controllo, e gli spiegai le mie sensazioni. Fui talmente minuzioso nel spiegarmi che rimase un po' sorpreso dagli eccessivi dettagli.
Grazie alle precedenti esperienze sapeva che ciò che spiegavo non potevano essere cavolate. Avevo riconosciuto il lieve varicocele di tempo prima, confermato poi in fase di intervento perché dagli esami risultava inferiore e durante un intervento dissi nel dettaglio dove mi dava fastidio l'ago che bucava la pelle per mettere i punti.
Controllo e mi disse che sembrava tutto regolare, come in realtà anche risultava dai referti in mio possesso.
Mi prescrisse un ulteriore ecografia che ovviamente non evidenziò nulla di particolare se non una leggera ischemia.
Insistetti molto, gli dissi ripetutamente che volevo essere operato, ma lui non era molto convinto.
D'altronde togliere un testicolo (già proprio lì) ad un, all'epoca ragazzo di 30 anni, erra una cosa un tantino assurda vista l'assenza di riscontri dai referti.
Vista la mia insistenza e l'esito dell'ecografia mi fece parlare con il suo primario, anche lui era dello stesso parere del mio urologo, cioè che non era necessario intervenire.
Insistetti nuovamente e il mio medico mi spalleggiò e il primario acconsentì e così iniziò un'altra avventura.

Per la terza volta mi sono ritrovato sul lettino della sala operatoria per andare a sistemare la stessa zona.
Ricordo perfettamente che guardavo le microscopiche parti metalliche e il vetro presenti nella lampada sopra le mie parti basse nella speranza di intravedere qualcosa dell'intervento ma era praticamente inutile, solo in rari momenti riuscii a vedere del sangue e parti che non sapevo riconoscere.
Quando asportò il testicolo me lo fece vedere, lo premette e mi disse che non c'era nulla di strano.

Dopo circa due settimane andai per il controllo e per il referto istologico.
Arrivati lì (ero andato con la mia attuale moglie che era incinta di 8 mesi) ci fece accomodare per darci la notizia.
L'istologico aveva dato esito positivo. Si trattava di un tumore.
Mi sentii sollevato e pacato. Non so se è strano o giusto così. Avevo capito che qualcosa non andava e finalmente mi ero liberato di questo pensiero ma soprattutto del tumore, o quasi.
Altra mi fortuna fu insistere perché mi venisse impiantata una protesi nonostante l'intervento sarebbe stato più invasivo. Dissi chiaramente "non si sa mai, non credo, ma se dovessi sentirmi a disagio per la mancanza? A molte donne capita quando viene asportato il seno e la protesi aiuta!".
Anche questa una fortuna perché se non avessi scelto la protesi avrebbero dovuto sottopormi ad ulteriore intervento.

Ora mi toccava fare tutti i controlli come malato oncologico e anche la radioterapia.
Si trattava di una bella sfacchinata ogni volta che dovevo andare all'ospedale di Candiolo mi sparavo più di 50 km tra andata e ritorno.
La radioterapia è durata due settimane, preceduta e susseguita da molte visite ed esami.

Otto mesi fa sono passati 5 anni dall'intervento e dalla scoperta del tumore quindi, secondo le statistiche, le aspettative di vita sono equiparate ad una persona che non ha mai avuto un tumore visto che non ci sono state ricadute o complicazioni in questi anni.

Grazie amore mio per il supporto che mi hai dato.
Un grazie anche a te Andrea, senza la mia testardaggine e la tua comprensione e competenza chissà come sarei messo oggi.

Sono guarito!

giovedì 15 giugno 2017

Ma che buona è la Maionese?!

Già la Maionese è proprio buona!
Mi è capitato varie volte di dovermi preparare qualcosa tipo panini o insalate di riso dove la Maionese era "fondamentale".
Capita che mio figlio abbia voglia di salsa tonnata, non solo a lui.
Mia figlia adora la Maionese... anche troppo.
Come al solito ho cercato, cercato e cercato.

Uff... fare la Maionese è troppo difficile!

Devi fare piano piano altrimenti impazzisce.
Sembrava troppo un casino quando...Trovato!!
Ho trovato una ricetta per fare in modo di non dovermi complicare troppo la vita.
I passaggi e l'ordine sono fondamentali per la riuscita.

Quindi serve:
- Minipimer
- Barattolo alto (deve avere il diametro praticamente della stessa misura del minipimer, se troppo grande impazzisce) (h 15 cm e diametro 8 cm)
- 220/230 ml di olio di girasole da frigorifero
- 1 uovo da frigorifero
- 1 cucchiaino scarso di aceto o il succo di 1/2 limone
- 2 pizzichi di sale

È fondamentale che l'uovo e l'olio siano freddi da frigorifero.

Procedimento:
- mettere l'uovo nel barattolo, il tuorlo deve rimanere intero (il guscio ovviamente non serve 😅)
- aggiungere l'olio
- aggiungere l'aceto o il succo di limone
- mettere il sale

Ora che tutti gli ingredienti sono nel barattolo basta mettere il minipimer e fargli fare il lavoro... circa 6 / 7 secondi e il composto prende l'aspetto della Maionese, quindi ora si può delicatamente sollevare il frullatore in modo da amalgamare bene tutto. Una volta amalgamato basta completare con rapidi movimenti verticali per qualche secondo.

Finito.

Ci vuole veramente poco per avere una Maionese buona è fatta in casa.

mercoledì 14 giugno 2017

Latte condensato

Mi è sempre piaciuto un sacco il latte condensato, è così fantastico!
È da un po' di tempo che mi dedico a soluzioni per fare da me i prodotti così da ridurre l'impatto ambientale, altro che km0, e so che cosa mangio o con cosa mi lavo.
Una sera, in preda alla noia, mi sono messo a guardare dei video su YouTube e tra i tanti ne ho trovato uno che spiegava come farsi il gelato in casa senza la gelatiera.
Era da tanto che volevo farlo ma non pensavo fosse così facile e proprio per questo non avevo mai cercato.
La preparazione del gelato senza gelatiera è molto semplice e veloce ma serve un ingrediente molto importante... il latte condensato.
Quindi mi sono messo ha cercare le varie ricette per farlo in casa, ci ho messo molto per trovarne alcune che mi soddisfacessero.
Non volevo metterci dentro troppi ingredienti.
Come al solito prendo le ricette e le modifico.

Quindi per non dimenticarmene...
250 ml di latte parzialmente scremato
120 gr di zucchero bianco
1 cucchiaino bello pieno di fecola di patate (amido di mais, amido di riso o simili)

Non servono molti ingredienti, tutti facilmente reperibili, e neanche tanto tempo.

Basta... (mescolare per tutto il tempo)
- versare il latte in un pentolino e accendere il fuoco
- mettere la fecola di patate
- aggiungere lo zucchero
- mescolare a fuoco medio per 20 / 30 minuti finché il latte non inizia a condensare

Una volta pronto va versato in un contenitore, ci sta perfettamente in un barattolo della marmellata.

È tutto.
Ora non potrò più dimenticarlo!!